PER UNA CITTÀ CHE ATTRAE FERRARA: LA CITTÀ DEI CONSESSI

PREMESSA

Ferrara: una realtà turistica importante dal punto di vista dell'offerta, specialmente per quanto riguarda i posti letto disponibili nelle strutture extra-alberghiere.

La nostra provincia è caratterizzata da una offerta di esercizi alberghieri più debole rispetto a quella delle altre province di prossimità che considereremo: Bologna e Ravenna, meno numerosa e di minore qualità. Sfide per il governo del cambiamento.

Questa ipotesi progettuale passa, infatti, da una preliminare analisi e consapevolezza dei punti di forza e debolezza dei flussi turistici sulla città di Ferrara.

In tal senso, è utile il Report dell'Annuario CdS 2017 laddove si dedica a questo esercizio .

Il dato pesato ci racconta di un'ottima impennata di arrivi di turisti in primavera e a settembre. Leggermente più in calo ad agosto e sul fine anno.

Necessitano, quindi, politiche di qualità e a valore aggiunto per "allungare" la stagione.

Ancora, dal punto di vista della provenienza dei turisti, si vede come la componente straniera su Ferrara capoluogo sia un trend da tenere in considerazione soprattutto per quanto riguarda l'offerta e tutta la componente di servizio ad essa correlata.

Ferrara attrae parimenti turisti dai paesi dell'UE (46%) e da Extra-UE (41%). In valore assoluto sono arrivati oltre 22.600 cinesi, leggermente in calo rispetto al 2016 (-1,3%), stabili anche tedeschi (7.122) e francesi (5.426).

In crescita, percentuale importante, troviamo turchi (+800%, circa 3.500 persone in totale), indiani (+184,7%), polacchi (+120,4), egiziani (+318%, 92 persone).

In calo i turisti svedesi, olandesi, inglesi, spagnoli e austriaci.

Per la durata dei pernottamenti, continua il trend decrescente in atto da anni. La permanenza media a Ferrara è di 1,82 notti. Nel 2007 il pernottamento media era di circa il 20% in più. La permanenza media è di 8,67 notti a Comacchio e 2,76 a Cento.

Le strategie di acquisizione tra Ferrara e i Lidi sono decisamente diverse: chi punta alla città d'arte non va ai Lidi e viceversa. Manca -ed è un grave errore strategico- il dato di quanti di questi turisti dei Lidi hanno l'occasione di venire a visitare la città d'arte.

Sempre più turisti significa sempre più traffico di auto.

I dati delle soste a pagamento rilevati da Ferrara Tua nei parcheggi delle principali zone del centro storico di Ferrara confermano il flusso di turisti con crescite importanti, anno su anno.

Praticamente ogni direttrice importante ha dato il suo contributo al turismo della città ed è anche su queste indicazioni che potrebbero essere sviluppati/attivati nuovi servizi e nuove proposte commerciali per i turisti in arrivo.

FERARRA IN AREA VASTA

La provincia di Ferrara è l'unica caratterizzata da una forte componente stagionale costiera con dato positivo e anche l'unica che ha registrato nel decennio una variazione negativa della popolazione media, -0,8%. Cosa sappiamo del "profilo" di questi visitatori? Poco, o nulla.

Invece, chi ha tutte le risposte e tante altre informazioni utili e preziose, sono i gestori dei portali web specializzati sempre più usati per vacanze, viaggi, ecc. Informazioni che non sono disponibili per i decisori politici nemmeno a livello aggregato.

Come marketing, il turismo è indietro rispetto altri settori; i decision maker sono costretti a pianificare per evento, per prodotto, con poche informazioni sui clienti target se non grazie a ricerche di mercato, strumento non continuo nella cultura politica, se non quando si vota. In assenza di informazioni strutturate, tesaurizzate nel tempo, sul cliente, sul nostro target, sarà sempre più difficile proporre strategie turistiche davvero di qualità, con la conseguente necessità per la politica di saper definire con i privati progetti a valore aggiunto per "differenziare" la stagione turistica e la conseguente offerta.

TARGET?

Infine, alzando un po' lo sguardo dal terreno -fondamentale in politica- e se leggiamo, dal citato rapporto, i dati del turismo ferrarese in ottica di Area Vasta, ad esempio sul livello amministrativo delle province di Ferrara, Modena, Ravenna e la Città metropolitana di Bologna, dal confronto con i capoluoghi delle altre province dell'Area vasta, il Comune di Ferrara si conferma un polo di attrazione turistica importante e in continua crescita dal 2010 con un aumento del 18% negli ultimi 10 anni.

La provincia di Bologna è quella che nel decennio ci è caratterizzata per un aumento fortissimo (+42%) di questo indicatore, seguita proprio dalla provincia di Ferrara e da quella di Modena (+8,5%) le uniche con dato positivo in regione. Le altre province, seppur storicamente molto attrattive dal punto di vista turistico, non hanno ancora superato il periodo pre crisi.

IL FUTURO

In questo "stato dell'arte" irrompe prepotente l'innovazione tecnologica e le possibilità offerte dalla cosiddetta "realtà aumentata" che forse, a breve, sarà più importante della "realtà virtuale". La realtà aumentata è, infatti, un modo per integrare informazioni collaterali, in definitiva per spingere alla curiosità.

L'idea di alcune applicazioni nate in Italia a partire dal 2016 per arricchire le funzioni e utilità degli strumenti legati alla mobilità personale -smartphone, tablet, ecc... è che un giorno le città possano offrire diversi livelli di conoscenza e informazione frutto di questo social media visuale: uno concreto, fisico e reale, e l'altro digitale, che integra, anima o arricchisce quello reale attribuendogli sensi e valori inaspettati.

Questo, per ampliare e qualificare i servizi al cittadino, al turista, come al commercio. Utile alle pubbliche amministrazioni per progetti di riqualificazione, come alle aziende per obiettivi dedicati al brand, come ai musei per cogliere un ulteriore aspetto di un'inevitabile evoluzione.

Se, oggi, la realtà aumentata è legata alla pubblicità e alle informazioni di prodotto, domani può costituire un'estensione della creatività e dei progetti urbanistici.

REALTÀ AUMENTATA E CITTÀ

Oggi, anno 2019, è il settore turismo quello che può far decollare questa nuova modalità di conoscenza della città in forma sistematica.

La conferma, ad esempio, è "La città invisibile. HUSH - la realtà aumentata svela Perugia", presentato nel Giugno 2018 dal Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università degli Studi di Perugia e dall'Associazione di Promozione Sociale Wild Umbria ( http://wildumbria.it ) Il progetto di escursionismo scientifico HUSH -Hiking in Urban Scientific Heritage -Realtà Aumentata per un nuovo approccio al patrimonio culturale e ambientale urbano- si rivolge, in particolare, a turisti, cittadini, studenti, operatori culturali, attività commerciali locali, ed è stato realizzato dal Dipartimento di Fisica e Geologia e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Ferrara con la sua Università e il suo potente sistema di professionalità nei servizi e turismo può fare la sua parte e offrire un vantaggio competitivo alla città tutta.

COM-PARTECIPARE

Il primo atto che riteniamo necessario è quello di impostare risorse pubbliche per valorizzazione contenitori urbanistici pubblici dismessi o parzialmente utilizzati a partire dai quartieri periferici della città, interessando anche i privati, come un realtà policentrica e polifunzionale per gli abitanti, orientata al senso estetico, alla funzionalità ergonomica ed alla bellezza diffusa. Per percorrere questo sentiero si deve coinvolgere in tal senso le progettazioni private con un processo non di semplice "con-divisione", bensì, di "com-partecipazione".

FERRARA: LA CITTÀ DEI CONSESSI

Il Comune deve avviare una politica di sviluppo economico e urbana orientata a fare diventare Ferrara una città con una precisa identità -riconosciuta, vocata e professionale- per ospitare eventi, congressi, convegni, meeting, festival e open sessioni di livello nazionale ed europeo.

Questo, non solo in una logica di un Comune soggetto terzo, ovvero di "fornitore di accoglienza e di servizi", ma soprattutto in una logica di soggetto propositore di eventi nuovi, in linea sia con la sua tradizione e capacità sedimentata nei decenni, sia di recupero di manifestazioni purtroppo frettolosamente eliminate da una poco intelligente avversione politica.

S'inseriscono, in questa prospettiva, corrette azioni politiche di sostegno per il miglioramento e la valorizzazione di eventi ormai identità della città come Buskers Festival e Festival di Internazionale, ma anche l'attualizzazione di eventi unici -vere sirene del posizionamento- come quello offerto a Ferrara dal convegno letterario internazionale, "L'immaginario contemporaneo " che data 1999 !!!

I LUOGHI FISICI

Per avviarsi su questo percorso si deve "ripensare" il complesso dei contenitori urbanistici più importanti della città in una chiave di "Vocazione, Valorizzazione e Animazione" con il coinvolgimento del privato sociale e culturale, perché le associazioni sono una ricchezza da potenziare e mettere a disposizione della comunità e delle aziende professionali.

Ferrara come Città Congressuale diffusa, quale bene pubblico, coordinata e in rete con i privati. Tecnologicamente all'avanguardia; di dimensioni e capacità ricettiva adeguata e a scala dimensionale; superiore all'attuale offerta; in armonia urbanistica; supervisionato e promosso dal pubblico; gestito dal privato professionale e sociale; in rete simbiotica anche con le diverse realtà della provincia per consentire posizionamento e marketing territoriale di Ferrara e delle emergenze urbane della provincia quale area geografica congressuale.

POLITICHE ATTIVE

Attorno a questo processo ruotano tutte le politiche di complemento: dalla qualificazione del commercio, ai trasporti e parcheggi che incentivino l'ingresso in città senza auto potenziando i collegamenti pubblici, ai servizi, alle politiche per le periferie, per il lavoro …; politiche che devono essere impostate secondo una logica di semplificazione delle norme, alleggerimento delle imposte comunali, incentivazioni e responsabilizzazione sociale, basso impatto pubblico, ambientale, economico, con applicazione di prassi di recupero e circolarità delle risorse.

Un processo complesso perché in taluni casi si deve interagire con altre istituzioni pubbliche e le diverse realtà proprietarie di questi "contenitori", storici o meno.

RIQUALIFICARE E INNOVARE

Riqualificare i complessi architettonici dell'ex S.Anna e dell'ex Caserma Pozzuolo del Friuli come "centri della città", "nuovi fulcri" della Ferrara del Futuro" che riqualifichi il quadrante Est-Sud della città, intervenendo anche sugli aspetti legati a mobilità e dotazione di un moderno parcheggio proprio per quell'area urbana.

1. Ex caserma Pozzuolo del Friuli. Riqualificare tutto il doppio complesso in:

- "Centro Congressi" all'avanguardia sul piano tecnologico
- "Museo Innovazione Artistica Digitale e del Futuro Contemporaneo"
- "Nuova Officina Ferrarese", incubatore d'imprese e start up legate alle nuove figure professionali connesse ai "contenuti" digitali in partner con UniFe. Il tutto, collegato a un rinnovato "Sistema Museale e Congressuale Urbano".

2. Cittadella della Salute San Rocco (ex S. Anna). Riqualificare tutto il complesso interessando anche:
- l'area esterna;
- le sotto utilizzate ex "Nuove Cliniche"; " gli edifici di Amsef e Camera Mortuaria -servizi che vanno riqualificati e ricollocati altrove-;

Un 'operazione certamente complessa con l'obiettivo di ricavarne:
- aule e sedi per le esigenze universitarie e i servizi Polo Universitario Medico-Biochimico;
- parcheggi o multipiano da riservare solo ai residenti e a chi lavora in centro città
- parcheggi-scambiatori gratuiti di attestazione per il trasporto proveniente dal quadrante est urbano collegato a:

▪ E-bike sharing.
▪ Sharing veicoli elettrici e ibridi per la mobilità urbana di anziani e persone fragili da incentivare con parcheggio gratuito per tali autovetture;
▪ Navette elettriche di trasporto pubblico cadenzate (es. ogni 10 minuti) sia sull'asse principale della città C.so Giovecca-Cavour-Stazione FS sia su quelli

- "Est-Ovest": Porta Mare-Porta Po e
- "Est-Ovest": XX Settembre-Carlo Mayr-Ripagrande

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