IL PROBLEMA CASA

LA CASA

Il bene, l'investimento 'primario', guardando al futuro, a cui pensa qualsiasi italiano, di qualunque condizione sociale, appena raggiunta la maggiore età: o realizzato con investimento di 'capitale' o con 'forza lavoro propria' in economia. Una volta, per esempio, diversi decenni fa, i principali quotidiani italiani pubblicavano il 'Venerdì' intere pagine di "offerte lavorative".

Oggi invece, gli stessi quotidiani, pubblicano intere pagine di 'abitazioni e 'complessi immobiliari messi … all'asta da parte dei tribunali.

Occorre interrompere questa triste inversione di tendenza, causa non di rado, di atti inconsulti da parte di chi, dopo una vita di lavoro perde la casa conseguente principalmente a perdita di un 'reddito' e, non di meno, perché sulla "casa" e le sue componenti di servizio incombono tassazioni e balzelli di ogni tipo e in costante aumento tariffario, nonostante le promesse che vengono ripetutamente fatte di non infierire sulla stessa. E ciò avviene anche su un altro bene, di cui ormai non se ne può fare a meno: l'auto .

Esistono soluzioni che possono concorrere ad invertire questo triste fenomeno e in altri paesi, per esempio l'Inghilterra, esistono da oltre un secolo: "l'housing sociale" - formula abitativa scoperta in Italia e anche nella nostra Regione, che a tale scopo ha istituito un fondo con durata 25ennale, dal 2011, appositamente finanziato da soggetti pubblici e privati.

"Housing sociale" da non confondersi con l'Erp (Edilizia residenziale pubblica - ex IACP) di cui parleremo più avanti. Non trascurando che un'azione incisiva e determinata sulla "casa", sugli "immobili" anche con destinazioni 'commerciali', è il primo impatto per aiutare a conseguire due obiettivi:

- far sparire - o quanto meno fortemente diminuire - i numerosi cartelli "VENDESI" - "AFFITTASI" che oggi vediamo affissi per le strade delle nostre città;
- rilanciare dal basso e spontaneamente l'economia del territorio. In quanto, interventi in particolare sul recupero delle strutture immobiliari 'esistente', trainano tutta una serie di altri interventi di altre categorie oggi in affanno economico: impiantisti, idraulici, elettricisti, falegnami lattonieri ecc., con manodopera dipendente che li coadiuva.

L'ESCO

Interventi possibili anche con un'altra formula di aiuto -poco o nulla- conosciuta dal vasto pubblico: l' ENERGY SERVICE COMPANY consentono, ad apposite imprese, in grado di fare circostanziati sopralluoghi -gratuiti- di fornire, sulla base di quanto emerso dai sopralluoghi tecnici, tutti i servizi: commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di ristrutturazione o costruzione, ad efficienza energetica totale, in grado di essere realizzata a costi "0" da parte dei fruitori. Soprattutto se trattasi di abitazioni in 'condominio' con minimo 10 unità abitative.

ERP - EX IACP - EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Ragionamento diverso per quanto riguarda, invece, gli immobili di Erp o di proprietà dei Comuni, in gestione ad ACER - Azienda Casa Emilia Romagna - oppure di proprietà delle stesse ACER date in affitti calmierati, in base a reddito e composizione nuclei familiari.

Nuclei familiari impossibilitati ad accedere al 'mercato libero' o ai 'progetti' di "housing sociale".

A una già intervenuta rivisitazione della normativa da parte della Regione e di alcuni Comuni della provincia di Ferrara, occorre istituire un paletto fisso - date le lunghe liste di attesa per ricevere in assegnazione una abitazione di Erp, affinchè abbiano a godere di un punteggio di favore per l'accesso quei nuclei familiari di origine italiana e la cui residenza sul territorio sia da almeno 10 anni.

Inoltre, la residenza in Erp non dovrà essere intesa, come spesso, purtroppo, avvenuto sinora, di consentire ad alcuni nuclei familiare di beneficiare di un 'reddito surrettizio', eludendo la reale situazione economica e tramandandosi di padre in figlio/figlia l'alloggio, ma inteso come "fase transitoria", per superare un periodo di difficoltà economica che non consente di accedere al "mercato libero". E, salvo condizioni legate all'anzianità del beneficiario e con basso reddito, non la "casa a basso reddito" deve essere garantita a chi aspira all'assegnazione di un alloggio Erp, ma il "Lavoro", un'occupazione stabile che ormai da lungo tempo affligge e penalizza moltissimi aspiranti.

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