FAMIGLIA | BUONE PRASSI DAL TRENTINO

INTRODUZIONE
Sono due i dati strettamente correlati che dimostrano l’attuale incapacità della città di Ferrara di essere al fianco delle famiglie: da un lato ci troviamo al 102° posto su 107 per quanto riguarda il tasso di natalità, e dall’altro ci troviamo all’ultimo posto in regione per quanto riguarda l’occupazione giovanile (tasso di disoccupazione giovanile sopra il 25%).
Il sillogismo è semplicissimo: per mantenere una famiglia servono soldi, i soldi si hanno con il lavoro, senza lavoro non si hanno soldi, senza soldi non si può avere una famiglia.
Ancor più semplice risulta capire che è impossibile chiedere ai giovani di fare famiglia quando 1 su 4 di questi ultimi si trova senza lavoro.
Qui su Ferrara Under 30 abbiamo gia parlato di progetti per cominciare a invertire questa rotta, e ora vogliamo concentrarci sul creare le condizioni affinchè Ferrara possa diventare una città a misura di famiglia, prendendo spunto dalla regione Trentino, che è tra le regioni pioniere in Europa per le politiche familiari.
Da questa consapevolezza siamo partiti per la nostra analisi, cogliendo dalla regione Trentino tre semplicissime buone prassi, facili da realizzare, che possono diventare il primo passo di Ferrara in un lungo percorso volto a rimettere al centro delle nostre politiche la famiglia, per una reale crescita della nostra città e per una crescita del livello di benessere.

1. IL “FAMILY TICKET”
Il marchio Family in Trentino è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, che viene rilasciato a diverse categorie di operatori, pubblici e privati, quale riconoscimento per il loro impegno a rispettare, nella loro attività, i requisiti stabiliti dalla Giunta provinciale nel soddisfare le diverse esigenze delle famiglie che a loro si rivolgono.

Questo potrebbe essere replicato nel Comune di Ferrara, partendo da un assessorato ad hoc per la famiglia, primo step fondamentale per indirizzare la nostra città verso un’attenzione reale nei confronti della famiglia.

Ad esempio, un ristorante, per essere marchiato Family in Trentino, deve avere uno spazio dedicato ai bambini per poterli fare giocare, oppure avere uno spazio dedicato alle mamme per l’allattamento, oppure avere uno spazio all’interno dei bagni con il fasciatoio per il cambio del pannolino e dei vestitini. Stesso discorso per un bar o per qualsiasi altro pubblico esercizio.
Un museo, ad esempio, deve promuovere tariffe a misura di famiglie con particolari agevolazioni, disporre sempre di uno spazio per madre e figlio disponibile all’allattamento, e disporre anch’esso uno spazio adibito al fasciatoio nei bagni.

Il marchio Family in Trentino viene rilasciato sulla base di precisi criteri e in base ad una valutazione complessiva dell’impegno, delle politiche e dei servizi messi in atto dal richiedente. Il marchio Family in Trentino è la garanzia, per chi lo vede esposto, di potersi rivolgere ad un’organizzazione che possiede tutti i requisiti della cerchia degli “amici della famiglia”: esercizi pubblici, musei, istituzioni, alberghi, aziende, associazioni sportive ecc… che si fregiano del marchio dopo aver corrisposto a precisi e specifici requisiti: tutti a misura di famiglia con figli.

Questo non solo permette di predisporre la mente di tutti gli imprenditori a mettere “a misura di famiglia” la propria attività per attirare clientela e turisti, ma li mette anche nella condizione di avere agevolazioni fiscali a fronte del loro prezioso impegno per favorire una rinascita della famiglia nella nostra amata Ferrara.

Sicuramente non basterà il Family Ticket per far tornare Ferrara in regimi sani di natalità, ma lo riteniamo un tassello semplice ed efficace per cominciare un lungo percorso al fianco delle famiglie, che dovrà viaggiare di pari passo con progetti concreti per riportare l’occupazione giovanile e l’occupazione generale per lo meno negli standard regionali.

2. IL “FAMILY AUDIT”
Il Family Audit è uno strumento manageriale che ha l’obiettivo di attivare un cambiamento culturale nell’impresa attraverso azioni innovative di work-life balance (cioè il bilanciamento sano di ore lavoro/ore famiglia per i genitori lavoratori).
È uno standard che innesca un ciclo virtuoso di miglioramento continuo e che offre la possibilità di entrare in una rete di aziende che mirano a diventare ambienti di lavoro eccellenti, in un connubio perfetto di produttività e benessere del dipendente.

In un’ottica di sensibilizzazione nei confronti della tutela del sistema familiare, pensiamo che questo strumento possa essere ottimo per dare agevolazioni fiscali a tutte le aziende del nostro comune in cambio di un concreto aiuto alle famiglie in termini di politiche di welfare.

Family Audit è marchio registrato e di proprietà della Provincia autonoma di Trento che funge da Ente di certificazione.
Lo standard Family Audit promuove un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni consentendo alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie.

Grazie ad un’indagine ampia all’interno dell’organizzazione, in collaborazione con il Consiglio Comunale, si individuano obiettivi e iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. La partecipazione dei collaboratori dell’organizzazione diventa un valore fondamentale al momento di stabilire i bisogni in materia di conciliazione e di proporre soluzioni ad essi.

Lo standard può essere utilizzato da qualsiasi organizzazione, di qualsiasi natura giuridica, dimensione e prodotto o servizio fornito. L’organizzazione che attiva il processo di certificazione introduce al proprio interno una serie di soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione.
Il processo di certificazione si realizza attraverso percorsi di valutazione sistematica e standardizzata con il supporto di professionisti accreditati al Registro dei consulenti e valutatori Family Audit (nel caso del nostro Comune, ovviamente da costituire) e l’ausilio di una piattaforma informatica denominata appositamente creata.

Family Audit mira ad accrescere il benessere aziendale, nella convinzione che lo strumento consenta di creare valore economico per le organizzazioni, di rafforzare la propria immagine, di migliorare la propria identità aziendale, di aumentare i livelli di produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti.
La conciliazione rappresenta non solo una questione etica, riconducibile alla responsabilità sociale dell’impresa, ma anche un obiettivo di business aziendale e d’interesse pubblico. Le risorse umane sono un elemento sempre più strategico per il successo delle organizzazioni, ma il potenziale conflitto tra vita professionale e vita privata è una minaccia alla salute ed al benessere delle persone e allo sviluppo stesso dell’organizzazione.

L’organizzazione, attraverso il Family Audit, produce un’ampia gamma di risultati positivi:

• permette di ottenere effetti positivi sul clima organizzativo, sulla motivazione e sulla soddisfazione dei dipendenti,

• aumenta l’attrattività dell’organizzazione nel mercato del lavoro,

• aumenta la qualità delle prestazioni da parte dei dipendenti e quindi la produttività, con la riduzione del tasso di assenteismo e del tasso di turn-over,

• migliora le performance finanziarie e il valore generato a favore degli azionisti (nel caso specifico delle S.p.A., anche se nel nostro territorio ne sono presenti pochissime),

• fidelizza i dipendenti, preserva il know-how aziendale ed aumenta la capacità di attrarre talenti,

• riduce la disparità tra uomini e donne e tra persone che hanno diversi carichi familiari.


Lo standard Family Audit può essere adottato da qualsiasi organizzazione pubblica o privata, profit o non-profit, di piccola, media o grande dimensione.

Sarà obiettivo del mio eventuale ingresso in Consiglio Comunale intraprendere un percorso programmatico di incontri con la regione Trentino e con la provincia autonoma di Trento per comprendere al meglio come impostare questo lavoro in favore della famiglia, senza improvvisazione ma con professionalità e competenza.

3. “ESTATE FAMILY”
Estate Family è la raccolta delle attività estive rivolte a bambini e ragazzi, promosse da Enti e Organizzazioni pubbliche e private del territorio: associazioni, cooperative, comuni, parrocchie, società sportive, musei, biblioteche, APT, scuole, fattorie didattiche ecc… promosse dalla provincia autonoma di Trento, attraverso l’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, grazie alla collaborazione delle Organizzazioni del territorio.

Questo, nel Comune di Ferrara, permetterebbe di realizzare un solido collante tra la fittissima rete di organizzazioni e associazioni, per costruire una programmazione capace di integrare molteplici servizi allo scopo di favorire la famiglia in un vero e proprio salto di qualità per quanto riguarda il welfare.

Quando comincia la lunga pausa estiva, le famiglie sentono forte l’esigenza di un supporto nel conciliare l’attività lavorativa dei genitori con la gestione del tempo libero dei figli. Per i ragazzi, d’altra parte, è importante vivere delle esperienze formative ricche di nuovi e significativi incontri, avere momenti di svago e occasioni per conoscere e dare valore all’ambiente in cui vivono.

La Provincia autonoma di Trento, in collaborazione i Comuni, Distretti famiglia (che sarebbero interessanti da integrare anche nel Comune di Ferrara, vi lascio link: https://www.trentinofamiglia.it/Certificazioni-e-reti/Distretti-Famiglia), associazioni, cooperative, scuole, società sportive, musei, parrocchie, ecc., dall’anno 2007 raccoglie in un database le offerte ricreativo-educative proposte per il periodo estivo, per diffonderne la conoscenza alle famiglie.

Tutte le opportunità sono facilmente consultabili su un unico portale e vengono costantemente aggiornate, in modo tale da permettere alle famiglie di poter scegliere le iniziative che meglio rispondono alle proprie esigenze per tutto il periodo estivo.

Questo farebbe uscire il Comune di Ferrara dall’autoreferenzialità che lo ha contraddistinto negli ultimi anni, e darebbe la possibilità alle famiglie di avere online un portale chiaro e facilemente consultabile dove ricevere informazioni riguardo.
Basti guardare gli attuali portali web per le famiglie del Comune di Ferrara: li troviamo mal organizzati, difficilmente consultabili da dispositivi mobile per la loro impostazione antiquata non all’avanguardia, senza certificato di sicurezza che li penalizza nei motori di ricerca e con sezioni poco approfondite.

Controlla con i tuoi occhi su www.ifb.fe.it

Vogliamo creare con questi progetti, una nuova linea online e offline, che sia capace di guidare i nostri giovani verso il “fare famiglia” senza paura, per costruire una città con un benessere sempre crescente.

Una Ferrara per la famiglia parte secondo la mia idea da due punti fondamentali: il lavoro (del quale ho già parlato qui su Ferrara Under 30), e una città a misura di famiglia con progetti concreti che la supportino.