Alan Fabbri: e’ iniziata la macchina del fango

È iniziata la macchina del fango ed oggi sono addirittura messo in correlazione, da una stimata docente ferrarese, con i morti ammazzati dal nazifascismo durante “La lunga notte del 43”. 

Cara professoressa, mi dispiace che lei non conosca la storia della mia famiglia che, con un nonno partigiano, ha combattuto proprio perché lei potesse dire liberamente quello che vuole. 
È un consiglio, la sfrutti meglio questa possibilità, un tempo non era così scontata. Senza offese gratuite e insensate. 
Non cerchi di etichettare chi ha visioni diverse da lei come un nazifascista, magari solo come pretesto per giustificare chi detiene il potere in questa città da 73 anni. 

Per rispondere ad altre sue affermazioni lette nei suoi post, le ricordo inoltre che ho una laurea in ingegneria presso l’Università di Ferrara, che per pagarmi gli studi ho lavorato in campagna d’estate ed ho sempre vinto la borsa di studio. Ho ricoperto due volte l’incarico di sindaco, consigliere provinciale, assessore provinciale con Marcella Zappaterra presidente, consigliere regionale, vice-commissario per la ricostruzione del terremoto e ho gestito centinaia di milioni di euro per il ripristino del mio comune. Ovviamente non sono un genio però almeno si informi. 

Aggiungo anche che da una educatrice come lei, della sua levatura culturale, che ricopre un ruolo fondamentale per i nostri figli, mi aspetto critiche sulle mie proposte, sul programma che può trovare sul mio sito web, ma certamente non una tale violenza verbale e visiva ingiustificata.

Mi creda, non ci ha fatto una bella figura, e non ha avuto rispetto neppure per quei 36mila ferraresi che domenica scorsa mi hanno dato la loro fiducia. Stia tranquilla, non ho puntato il mitragliatore verso nessuno di loro. 
Si svegli, siamo nel 2019, non nel ’43.